Atleta è una parola strana. Quando si comincia a fare sport ci si gusta l’etimologia del termine: atleta è lo sportivo che si dedica con impegno e costanza ad una pratica sportiva e che partecipa a gare competitive. È bello scoprirsi e sentirsi atleti! Eppure, riconoscersi in questa definizione, anche se un po’ timidamente, non ci impedisce di stupirci quando incontriamo un atleta che di professione fa l’impiegato, o l’apicoltore. Figuriamoci se l’atleta in questione ha vinto medaglie in competizioni internazionali, magari vestito d’azzurro (oro a squadre ai mondiali long distance 2016). Ecco, è il caso di Fabio Ruga. Impiegato di professione, apicoltore per passione, atleta per vocazione.
Fabio ha una predilezione per le salite. Per la montagna, certo, ma anche per i grattacieli. Ci ha fatto emozionare lungo trail che conosciamo bene e su altri più lontani che lo hanno consacrato icona della corsa in montagna. Ma ci ha anche fatto trattenere il fiato sui grattacieli di tutto il mondo (primo sul “The Gherkin” di Londra nel 2012 e fresco campione italiano di specialità all’Allianz Tower di Milano), su gradini che stancano la persona comune al solo sguardo ma che Fabio scala come un camoscio.
Insomma, ha dato lustro al trail running e al tower running, senza rinunciare ad altre avventure, non sportive, come quella dell’apicoltura. Una vita scandita al ritmo operoso degli allenamenti e delle api, quindi, che ci regala il ritratto originale di un atleta e di un uomo tutto d’un pezzo. Ecco, forse il miele è una bella metafora della sua avventura sportiva, il sapore dolce delle vittorie e delle soddisfazioni che seguono l’impegno, la costanza e la fatica di una preparazione atletica costruita nel tempo.
Negli ultimi anni ti si vede sempre più spesso anche nelle gare nei grattacieli. Come mai ?
A dire il vero negli ultimi anni ho ripreso a farle, sai com’è? Uno fa una cosa per alcuni anni poi si stufa, ma dopo qualche tempo mi sono accorto che mi mancavano le corse in verticale. Non so cosa mi attiri di queste gare, forse il fatto che vanno prese tutte d’un fiato e non si ha il tempo di pensare alla stanchezza o più probabilmente è che la maggior parte di queste gare sono all’estero, quindi colgo l’occasione per qualche giorno di vacanza!
Nella tua carriera hai vestito varie volte la maglia azzurra di corsa in montagna. Qual è il più bel ricordo che ti viene in mente con indosso questa maglia?
Beh! A volte magari esageri un po’! Soltanto due volte “purtroppo”, ma speriamo ce ne siano ancora! Il più bel ricordo risale a Podbro 2016 quando ho vestito la mia prima maglia azzurra che rincorrevo da parecchio tempo. Quell’esperienza è stata tutta indimenticabile sin da quando ho indossato la canotta per la prima volta nella mia stanza.
E se ti chiedessi la gara che vorresti rifare. Quella che proprio ti è andata male e non l’hai ancora digerita?
Solitamente mi piace ricordare le gare che vanno bene, quelle che vanno male le cancello in modo da avere solo bei ricordi. Comunque una gara che mi piacerebbe rifare risale al 2009, ero ai campionati italiani a Domodossola e durante la partenza Bernard Dematteis involontariamente mi ha urtato il braccio rompendomi il cinturino dell’orologio il quale è caduto a terra. Se la potessi rifare, mi fermerei subito a raccoglierlo!
Quanto ti è difficile conciliare lavoro, famiglia e sport d’alto livello?
Credo che non sia impossibile ma sicuramente è difficile conciliare famiglia, lavoro e sport. Bisogna essere ben organizzati, anche perché se bisogna rinunciare a una delle tre, questa ricade sullo sport, quindi bisogna sfruttare al meglio i tempi. Io la mia oretta di allenamento ho imparato a farla sempre la sera quando ritorno dal lavoro, in modo da non sprecare ulteriore tempo in spostamenti inutili.
Abitando in un paese di media montagna, immaginiamo che tu ti alleni prevalentemente tra salite e discese. E’ vero? Oppure dedichi molto anche alla pianura?
Falso! Anche se sembra impossibile mi alleno principalmente in pianura, forse perché è quella dove sono più carente e quindi ci dedico più tempo. Le sedute in montagna, anche se sono quelle che preferisco, cadono una volta la settimana ed addirittura nei mesi invernali a volte passa anche un intero mese senza che ne pratichi una.
Nella tua carriera sportiva però manca una Maratona su strada. Con il tuo curriculum questa cosa ha dell’incredibile. Come mai, la distanza Regina non ti affascina?
A dire il vero non mi ha mai attirato la maratona, non so il perché, però negli ultimi anni ci ho pensato qualche volta, ma poi ho subito scacciato il pensiero!
Pratichi altri sport oltre al podismo?
Saltuariamente si, però non è che lo pratico come potete pensare voi, sono magari anche solo un paio di uscite l’anno giusto per divertirmi con sport diversi, comunque: dallo sci (alpinismo, fondo, discesa), tennis, nuoto, bicicletta …praticamente ogni sport che mi viene proposto!
Sappiamo che produci miele. Quanto influenza la tua alimentazione il miele ?
Questa è una bella domanda, quindi da domani tutti a prendere il miele e non solo … da me! Sicuramente il miele in casa non manca mai, però per questo non ne abuso, normalmente lo uso tutte le mattine a colazione, ai bei tempi anche per fare merenda, ma ora chi ha più tempo di farla!
Obiettivi per questo 2019 ?
Gli obiettivi per questo 2019 stanno un po’ cambiando, prima pensavo di provare le selezioni per i mondiali trail ma qualche imprevisto mi ha fatto cambiare programma, spostando l’obiettivo a fine stagione sui mondiali lunghe distanze di corsa in montagna, però nel frattempo voglio divertirmi un po’ con qualche gara sui grattacieli.
Ultima domanda, quindi anche la più bella. Il posto dove ami allenarti. Il tuo preferito (non fare come i cercatori di funghi, diccelo con sincerità).
Il luogo dove amo allenarmi: in montagna, perché quando mi alleno li, mi piace godermi in tutta solitaria la natura che mi circonda. Quindi il mio giro preferito non posso dirtelo, non vorrei mai che dopo inizio a trovare qualcuno nei passaggi più belli. Giusto per incuriosirti un po’, è un anello di una ventina abbondanti di km dove se non che per il tratto iniziale e quello finale, difficilmente incontro qualche persona!