Il weekend si era già aperto con una sorta di magia da parte di Luca Albini, capace sabato di andare a cogliere un incredibile (visto il suo recente stop forzato) quinto posto assoluto alla Pasturo-Grignone, gara terrificante da addirittura 1.800 metri di dislivello positivo in soli 7,5km!
Questo influsso magico è in realtà poi sfociato con prepotenza inaudita domenica al Trofeo Jack Canali di Albavilla. Qui i maestri del tempo e dello spazio sono stati solamente due maghi dai poteri indiscutibilmente forti: Francesco Puppi e Fabio Ruga.
In questa storica gara tra illusionisti, dove le magie non sono mai mancate (come il 35’42” di Marco De Gasperi nel 1997, che più che una magia sembra un incantesimo dal quale nessuno sa liberarsi), la finale è spettata a loro, che si sono fatti trovare armati di bacchetta magica nell’arena Jacker Wall la quale, gremita a festa, attendeva l’incantesimo perfetto da parte di uno dei due. Puppi e Ruga sono due campioni che ci hanno abituato a magie che lasciano di stucco non solo i bambini, come ad esempio la vittoria mondiale al Giir di Mont, oppure la recente vittoria al VertiGo di Parigi; magie che lasciano il segno e che nascondono dietro alla loro apparente “leggerezza atletica” un lavoro di allenamento costante e difficile. Non è facile imparare a stupire.
Alla fine la magia perfetta è uscita dalla bacchetta di Francesco Puppi (non a caso professore nelle scuole di magia) che ha spianato il muro finale (una magia collaudata che stupisce sempre) garantendosi quei 36″ di vantaggio su un Fabio Ruga apparso brillante e pieno zeppo di nuovi trucchi da sfoggiare sugli stregoni accorsi oggi ad Albavilla.
Tra gli stregoni che hanno dovuto subire le ire del Fattucchiere Ruga e del Professor Puppi, vi erano anche i maghetti dell’Atletica Pidaggia, una piccola realtà avvolta da una nube di sciamanismo. Tra loro Manuel Bonardi ha saputo terminare questo percorso illusionistico al nono posto assoluto, sconfiggendo incantatori, stregoni e prestigiatori di spessore, come ad esempio “l’innominato” Simone Paredi, giunto undicesimo.
Molto bene anche “maga magò” Gisella Beretta, decima donna assoluta, così come Mauro Menozzi, Giorgio Galli e Luca De Maria, rispettivamente sessantanovesimo, centodiciottesimo e centoquarantunesimo. Grazie a questi risultati l’Ateltica Pidaggia 1528 ha potuto cogliere addirittura il terzo posto nella classifica a squadre!
CLASSIFICA TROFEO JACK CANALI 2019
Sempre di magia si può parlare per il sensazionale quarto posto assoluto di Martina Bruni alla K-Race svolta in Val di Mello. Per lei, rientrante da un infortunio, un biglietto da visita pesante che conferma la “magicità” di questo weekend. La Volpe di Lucena ha pagato dazio solo nel finale per via di alcuni principi di crampi, proprio quando era addirittura in odore di podio!
Mentre da lontano, sul Monte Bolettone ed in Val di Mello, si vedevano fulmini e saette, a Lugano invece si assisteva ad una migrazione di massa delle volpi della Pidaggia, accorse numerose alle varie manifestazioni proposte. Sebbene l’aspetto prettamente matematico nelle nostre argomentazioni tenda sempre a ricoprire un ruolo ben più marginale rispetto a quello emozionale ed aggregativo, è impossibile non parlare dei nuovi personal best di Maurizio Milazzo, che ha saputo bloccare i cronometri sul tempo di 1h35’22” e di Francesco Mambretti, per lui l’altrettanto ottimo tempo di 1h34’20”. Bravissima anche Tiziana Cerutti, volpe dell’ultima ora, che ha chiuso in 2h19’48”.
Risultati di spessore che vanno ad unirsi a quelli già proposti la sera prima nella 10km, dove Luca Moiana è stato capace di chiudere la gara in 38’01”, Mattia Cadenazzi in 38’21”, Mauro Strepparava in 42’00”, Simone Gilardoni in 43’21” e Luca De Maria 44’35”.
Nella Vertical al Monte Brè invece grandioso sesto posto assoluto per l’inossidabile Luca Moiana, prestazione di rilievo che va ad accostarsi a quelle già mostrate recentemente, a dimostrazione che il suo percorso di crescita è costante e redditizio.
Con lui molto bene Denis Turcati 21esimo, Luigi Monga 22esimo, Piero Mazzucotelli 36esimo, Luca Gilardoni 42esimo e Luca Grassi 135esimo (ben tre Luca su cinque, a dimostrazione che l’inflazione del nome Luca in seno alla Pidaggia è elevatissima).
Non tutte le volpi si sono fermate però ai confini locali. L’onere della migrazione più lontana questa volta è toccata ad Athos Curti, che con la Mezza Maratona di Jesolo (58esimo di categoria per lui) ha potuto trovare una scusa più che buona per mettere il muso nel mare.