Potremmo iniziare parlandovi della vittoria di Maxi De Bernardi al Vertical Alpe Scoggione, oppure del secondo posto di Simone Paredi alla Lierna-Alpe Lierna, o del terzo posto di Luca Moiana alla Greina Trail, del quinto posto di Gisella Beretta alla Greina Trail, del sesto posto di Denise Trivelli allo Scoggione o del terzo posto di Mauro Strepparava alla Strasanbortol. Invece no, non inizieremo da niente di tutto questo.
Non possiamo non parlarvi subito del duello che ha catalizzato l’intero weekend, che riecheggerà nelle settimane future vivendo di vita propria, racconto dopo racconto, ingigantendosi giorno dopo giorno. Oggi non si parla che di quella volta che Luca Grassi ha battuto Maxi De Bernardi.
L’arrivo in salita della Strasanbortol deve aver solleticato le fantasie di Luca, che quel finale lo conosce proprio bene, tanto da aver dato un nome ad ogni singolo scalino della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Una salita finale a tornanti, dove lo sguardo di Luca e Maxi si è incrorciato molte volte, in cagnesco; è vero, non ci si giocava ormai più un piazzamento importante, va detto, ma le gerarchie interne di un club come la Pidaggia valgono più di ogni classifica, e Luca lo sapeva bene. Dopo che lo stesso Luca ha menato le danze per quasi tutta la gara, quando al traguardo mancava ormai poco, Maxi gli si è riportato sotto con due o tre passi dei suoi (non manifestando alcuna fatica), e vedendo che “l’odiato” rivale continuava a girarsi, dopo essergli arrivato sotto in un baleno, gli ha *concesso la vittoria all’urlo di “Non girarti! Chi si gira ha paura!”.
*la parola “concesso” non trova conferme nei racconti di Luca Grassi, il quale rivendica la vittoria sul campo senza omaggi.
Gaudio e tripudio all’arrivo, in un arcobaleno di colori che rispetto alla gioia di Luca parevano sbiaditi, se non addirittura in bianco e nero.
L’indomani, domenica, Maxi De Bernardi ha però potuto “sfogare” tutti i cavalli del suo motore sulla salita che da Colico porta all’Alpe Scoggione. Per lui una vittoria netta, con più di un minuto di distacco sul secondo in una prova di enorme elevatura, sinonimo di grande stato di forma. Ottimo anche il sesto posto assoluto di Denise Trivelli, al suo primo vertical, che si è espressa subito su livelli molto alti. Bravissimo anche Dario Martinelli, che ha chiuso poco fuori dai primi cento in questa sua primissima esperienza in una gara verticale.
Alla Greina Trail invece i fari erano tutti puntati ovviamente su Luca Grassi, che dopo aver strapazzato lo Sciamano, sabato, domenica godeva di immenso rispetto da parte di tutti in griglia di partenza. Alla fine la parte del leone è toccata a Luca Moiana, terzo classificato in una gara di grande prestigio. Bravissima anche come al solito Gisella Beretta, quinta al femminile, cosi come Denis Turcati 25esimo, Luca Gilardoni 52esimo, Stefano Monga 79esimo, Simone Tatti 140esimo e Luca Grassi 307esimo.
Sempre oggi, domenica, va segnalato l’ottimo secondo posto di Simone Paredi alla Lierna-Alpe Lierna. Per lui una gara aggressiva, condotta insieme a Paolo Bonanomi fino alla fine e persa per pochi metri, per una mancanza di brillantezza che dopo un mesetto lontano dalle gare è anche più che normale.
Tornando alla Strasanbortol di sabato, nel contesto della grande giornata di festa che ha catalizzato a sé numerosissime persone, tra cui diverse volpi, un grande plauso va a Mauro Strepparava per il terzo assoluto, così come a Denise Trivelli per il secondo posto e per Francesco Mambretti, quarto ad un soffio dal bronzo.