I moschettieri della guardia erano una compagnia militare voluta dal re di Francia, Luigi XIII, nel 1622, come suo esercito personale. All’epoca del suo regno, quando furono ambientati i romanzi che li resero famosi, ve ne erano ben 250. Le gesta di quattro di loro diventarono leggendarie grazie ai romanzi di appendice di Alexandre Dumas. Il primo, intitolato I tre moschettieri, scritto con Auguste Maquet nel 1844, fu pubblicato a puntate sul giornale Le Siècle ed è uno dei romanzi più famosi e tradotti della letteratura francese. Nel romanzo, i protagonisti si presentano con alcuni soprannomi: Athos, Porthos e Aramis, a cui però si aggiungerà poco dopo D’Artagnan.
Circa 400 anni dopo Fulvio Vable, il Re dell’Atletica Pidaggia 1528, a difesa del suo branco di invincibili volpi ha voluto al suo fianco proprio uno di questi moschettieri, ovvero Athos (che, pochi sanno, risponde al cognome di Curti). Infatti, se è vero che tutti gli altri atleti della squadra sono volpi, Athos invece è il moschettiere dell’Atletica Pidaggia, chiamato a gran voce per difendere il trono di Re Vable (e, perchè no, assecondare i capricci di Principe Tatti).
In questo weekend, essendo Re Vable impegnato in trasferta a Biella, per Athos è potuto arrivare finalmente un pò di svago. Va detto, però, che per un personaggio come lui svago ha voluto dire partecipare alla Maratona di Venezia!
Nonostante abbia dovuto correre con il pesante moschetto, la spada e la daga d’ordinanza, è arrivato uno splendido crono di 4h41’10”.
L’indomani, lunedi, Athos era già nei corridoi del castello dell’Atletica Pidaggia a sorvegliare gli uffici dell’esigente Re Vable.
N.B. A seguito dei combattimenti di questi ultimi secoli, Athos ha dovuto sostenere operazioni alle ginocchia che, secondo i medici, gli impedirebbero addirittura di poter correre. Per questo Athos partecipa ormai “solo” a due o tre maratone l’anno e nulla più (in passato faceva molto peggio!) . Due o tre maratone all’anno è il suo stare fermo.