Cosa fa un gallo in mare? Galleggia
Aprire questo articolo con una battuta brutta era doveroso, per tentare di abbassare, o quantomeno limitare, il livello stratosferico dei contenuti.
Chiamarsi Galli e correre in una squadra di volpi sarebbe impossibile per chiunque, una morte certa, almeno dal punto di vista sportivo. Questa è la natura delle cose, ma anche la natura a volte deve scontrarsi con eventi e situazioni eccezionali, che capovolgono il certo rendendolo incerto, mai banale, e per questo estremamente bello.
Se infatti ti chiami Galli, ma di nome fai Re Giorgio, tutto ti è possibile. Questa è la storia di Re Giorgio Galli, il Nettuno del Lago di Como.
Abita a Mezzegra, in un grande acquario, e si muove sulla sponda occidentale del Lario solo a bordo della sua carrozza trainata dai suoi splendidi Cavalli Marini Fiorentini.
La leggenda narra che quando l’era Quaternaria terminò, allo scioglimento del ghiacciaio Abduano, tra i ghiacci sciolti tutt’attorno all’attuale Lago di Como, rimase adagiato sull’Isola Comacina un dormiente Giorgio Galli, con la testa appoggiata al Dosso di Lavedo. Giorgio rimase ibernato per millenni in quella posizione, ed una volta terminata questa fase di glaciazione, resosi conto di essere in un’era ben lontana da quella in cui viveva prima (Giorgio viveva in una zona tropicale del Golfo del Tetide) e di essere l’unica Divinità rimasta sul pianeta, decise di appropriarsi delle acque di quel lago, diventando di fatto il primo ed unico Re del Lago di Como.
Per decine di migliaia di anni Re Giorgio visse sul fondale del lago, imbracciando il suo tridente e lavorando affichè il Lago prendesse la forma da lui desiderata. Scavò l’orrido di Nesso, fece entrare gli affluenti da nord chiamandoli col suo fischio d’acqua dolce, modellò Bellagio a sua immagine e somiglianza e creò il golfo di Piona per poter riposare tranquillamente nelle nottate più burrascose.
Nacque così quello che oggi conosciamo come Lago di Como.
Dopo secoli di duro lavoro, Giorgio potè così finalmente dedicarsi al suo hobby principale: navigare a vela sul suo lago.
Oggi, dopo millenni di navigazione, provando i nuovi occhiali da sole dell’Atletica Pidaggia, ha esclamato:”Per tutti questi millenni come ho fatto a stare senza.”
Perchè puoi essere anche una Divinità come Re Giorgio, ma se non hai gli occhiali da sole dell’Atletica PIdaggia 1528, avrai sempre le sembianze di un comune mortale.