Sicuramente una delle qualità migliori delle volpi è quella di sapersi adattare ad ogni situazione e ad ogni luogo; una capacità di adattamento che porta le volpi dalla vita nei boschi alla vita in aree densamente popolate, senza risentire troppo dello stacco tra i due ambienti.
Di questa capacità di adattamento Luca De Maria ne è sicuramente un emblema, infatti Luca è una volpe capace di correre nelle Skyrace più selvagge e, con la stessa facilità, nelle mezze maratone cittadine con altissima densità di podisti; non è raro inoltre trovare un Luca De Maria al via di un vertical o di una corsa di cinque km in città, così come lo si può trovare semplicemente ai bordi dei sentieri di un Giir di Mont qualsiasi, per sostenere i suoi compagni di squadra.
Luca De Maria è un personaggio totale.
Una volpe che non ha confini, capace di migrare di montagna in montagna e di città in città, in cerca di cibo o di un pettorale da indossare. Una caratteristica che in questo gennaio, complice la scarsità di gare locali, lo ha spinto a migrare verso est, fino al Trentino Alto Adige, diventando per un weekend una volpe artica per partecipare alla Winter Night Run di Dobbiaco, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.
Su un percorso serale completamente innevato di 12km che ripercorreva l’ex ferrovia, sulle piste da sci di fondo, Luca ha stampato i cronometri sul tempo di 1h09’36” classificandosi 231° assoluto e 26° di categoria. Per lui anche la soddisfazione di essere la prima volpe artica al traguardo.