La guerra di movimento è diventata guerra di trincea in questa quarta settimana di King Kom Game, infatti dopo un inizio spavaldo da parte di tutti, ora pare che gli atleti mirino ad andare a cercare un miglioramento di forma fuori dal campo di battaglia, per poi sparare il tempo come cecchini, con una sparata precisa. La guerra di movimento fatta di raffiche di tempi (anche più d’uno al giorno per atleta) si è scoperto essere una strategia obsoleta, figlia di un’ingordigia svanita di fronte al lattato che blocca le cosce ben prima del termine dello Stage.
I primi colpi da cecchino sono arrivati soprattutto da Luigi Monga e Francesco Mambretti sul Giro della Morte e sulla Catene di Andromeda; i due hanno fatto segnare rispettivamente il quarto ed il quinto tempo assoluto nello stage numero 2 mentre nella Andromeda hanno stampato il quinto e sesto tempo assoluto. Due uscite mirate, specchio autentico di un King Kom Game che, come detto, cambia pelle e cambia modo di essere, una trasformazione che in un mese è stata repentina e che sta portando gli atleti alla corsa prestazionale di livello: l’epoca delle ricognizioni è ormai finita.
Anche Giuseppe Rigamonti è entrato nella guerra di trincea, sparando tre colpi e centrando altrettante Top Ten di Stage. Ad esperienza nessuno deve andare ad insegnare al “Riga” come si fa. Una guerra di trincea che ha trovato in Carmen De Lucia un cecchino in stile Roza Egorovna Šanina, capace di andare in uno degli Stage più duri come il Serpente Arrabbiato e siglare un tempone da top ten assoluta!
LA BAGARRE DELLA SETTIMANA
Questa volta la bagarre della settimana è stata una bagarre silenziosa, passata inosservata e addirittura, fino a questo articolo, è stata persino indolore per colui che, sicuramente, è stato la vittima di questo ninja che si è mosso silenziosamente, un ninja che risponde al nome di Giuseppe Rigamonti. Il Riga ha colpito duro, senza farsi vedere e senza suscitare clamore, ma ha spedito fuori dalla parte “giusta” della classifica Elvis Curti sia sul Giro della Morte (per 12″) che sull’ambitissima Coda di Volpe (per 21″). La classe con cui il Riga lo ha spinto fuori dalla parte sinistra della classifica ha fatto sì che anche un runner feroce come Curti, abbia incassato silenziosamente il colpo, evitando aggressioni verbali dettate dal senso di frustrazione. Anche sulla Salita del Diavolo il Riga si è messo davanti a Curti di pochi secondi, ma relegandolo al decimo posto e quindi ancora in quella parte di ranking in cui tutti vogliono stare.
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
Con il 18esimo tempo su Coda di Volpe ed il 20esimo sulla Catene di Andromeda, sicuramente è uno dei personaggi che più colpisce scorrendo le classifiche. Si presenta come un uomo dai capelli neri e una barba che spunta dal basso verso l’alto, con gli occhi coperti da un cappello all’americana. Taciturno, fumatore e bevitore, quando non fuma tiene sempre tra le labbra un mozzicone di sigaretta. Abita in loc. Velzo a Grandola ed Uniti, adora la musica classica ed i revolver. Daisuke Jigen è uno dei più abili cecchini al mondo, e proprio per questo, ora che il King Kom Game è diventato guerra di trincea, si preannuncia come un possibile outsider per le posizioni importanti di classifica. Sulla Catene di Andromeda è a soli 28″ da Luca Grassi, ma deve stare attento perché ha come al solito alle calcagna Zenigata, che non molla un cm.
L’importanza di stare nella parte sinistra della classifica …