Quando si va a fare una gara importante come il Garda Trentino Trail, e su sette atleti della propria squadra tutti e sette si classificano nel primo 20% della classifica assoluta, significa che oltre ad avere un grande gruppo dal punto di vista del senso di appartenenza e dell’amicizia, si ha anche un gruppo estremamente qualitativo dal punto di vista atletico.
Certo, la vittoria assoluta di Manuel Bonardi nella gara regina, quella da 60km, è il vero catalizzatore di attenzione mediatica, ma ciò in realtà è solo la punta di un iceberg che noi del gruppo Pidaggia vediamo per intero. Infatti, dietro a questa vittoria, c’è dell’altro: c’è la stratosferica prestazione di Alan Crosta, che corre praticamente da solamente un anno e che si presentava al via con nel suo bagaglio di esperienza solo una 30km come massima distanza. Una gara perfetta la sua, partito in sordina ha poi potuto rimontare moltissimo negli ultimi 15km, dimostrando enormi doti di gestione del fisico, ed arrivando a conquistare una sorprendente 27° posizione assoluta con il crono di 8h27’55 nei 60km per 3500m di dislivello positivo.
Nella stessa distanza eclatante è il secondo posto di Gisella Beretta, che ci ha abituati ormai a questi colpi di classe, ma questa volta il risultato arriva dopo problemini fisici che ne hanno condizionato l’avvicinamento e per questo una seconda piazza qui conferma alla mascotte dell’Atletica Pidaggia lo spessore atletico che ha sempre dimostrato. Se questo è potuto accadere merito è anche di Michele Bianchi, vera e propria guida per il raggiungimento di questo argento così prestigioso. Alla fine i due hanno chiuso 31° e 32° nella generale in 8h29’46”.
L’esordio di Jhonnatan da Silva con i colori della Pidaggia non potevano essere più difficili; sui 60km ha dovuto combattere con carenza di acqua, cosa che non ha comunque impedito all’atleta venuezelano di chiudere 20° assoluto in 8h09’00”. Oltre al risultato clamoroso, è spettacolare anche vedere come “MiMundo” si sia inserito nel gruppo Pidaggia alla perfezione.
Infine, per quanto riguarda la gara regina, c’è anche come detto la vittoria assoluta di Manuel Bonardi in 6h21’13”. Un risultato stratosferico, che viene risaltato anche dal distacco inflitto al secondo assoluto (ben 16 minuti). Una gara per buona parte condotta in solitaria, che ha ovviamente catalizzato l’attenzione di tutti, ma che non è l’unica cosa che è successa ad Arco di Trento sabato.
Infatti se due settimane fa era una promessa, oggi possiamo già dire che è una conferma. Stiamo parlando di Marta Binda, che con il terzo posto al femminile nella gara da 27km (e 19° nell’assoluta!), con il crono di 2h52’09”, ha saputo dimostrare e dimostrarsi di poter competere ad alti livelli anche su distanze importanti. Un risultato prestigiosissimo che conferma le belle parole già spese su di lei.
Infine, nella 11km, in una gara tiratissima vinta da Luca Merli, grandissimo il piazzamento del Presidente Fulvio Vable, che ha chiuso 16° assoluto in 1h07’46”, prima di andare poi a seguire con la sua solita febbricitante passione le gare dei suoi ragazzi.
Mentre in Trentino accadeva tutto questo, in Ticino alla Basodino Skyrace invece, altre quattro volpi si sono fatte valere mettendo la loro coda davanti a molti avversari.
Non si può non spendere una parola di elogio per Luca Albini,alla sua prima gara stagionale. Per lui è arrivato un quarto posto assoluto (e primo di categoria) di livello assoluto, in 47’36” e dietro a grandi nomi come Roberto De Lorenzi, Fabio Ruga e Daniele Fontana. Una prova maiuscola, soprattutto se si pensa che arriva contro gente che ha già ritmo gara nelle gambe.
Oltre a lui, si conferma a ottimi livelli Denis Turcati, 27° assoluto in 58’10”, così come Alessio Noli giunto 41° in 1h02’45” e il fantasmagorico Luca Grassi, 60° in 1h11’13”.