“Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto” diceva John Donne, poeta e saggista inglese vissuto a cavallo del 1500 e 1600. Una frase che ha dato spunto ad Ernest Hemingway in “Per chi suona la campana” e che ha trovato ulteriori conferme (se mai ce ne fosse stato bisogno) ieri, domenica 25 ottobre, al Campionato Italiano a Staffetta svolto al Trofeo Vanoni di Morbegno (SO).
In un contesto di estrema sicurezza perfettamente predisposto dagli organizzatori, a conclusione di una stagione agonistica 2020 decisamente particolare, l’Atletica Pidaggia 1528, per mano di Luca Albini, Massimiliano De Bernardi e Simone Paredi, ha conquistato un preziosissimo bronzo nella classifica Master A tricolore (35/49 anni) con il tempo finale di 1h42’02”, dopo un’appassionante sfida con la U.S. Malonno (BS) e la Recastello (BG). I nostri portacolori sono arrivati al primo cambio in seconda posizione, e sono riusciti a difendere l’argento momentaneo anche nella seconda frazione, per poi passare terzi solo nella discesa finale quando, in realtà, il primo posto provvisorio si trovava a meno di 30″ da loro. Una classifica quindi tiratissima, che ha visto vincere Malonno con poco più di un minuto sulle nostre volpi (1h40’55”), mentre la Recastello giungeva poco davanti ai nostri accaparrandosi l’argento (1h41’41”).
Un bronzo di squadra che ha premiato la forza dei tre atleti, tutti capaci di staccare tempi di alto livello e di costruire quello che è diventato poi un colpo di classe da parte loro, un bronzo nazionale prestigioso per i singoli così come per il Team.
Una Pidaggia che al Trofeo Vanoni, a far da spalla alla Squadra A impegnata nella lotta al titolo, ha portato altri terzetti che come obiettivo avevano il puro e sano divertimento. Tra questi vi è stata la lotta “fratricida” tra la Squadra B (Elvis Curti, Luca Grassi e Alessio Vitali) e la Squadra C (Denis Turcati, Sandro Bonardi e Alan Crosta). Qui, in palio, c’era molto di più che un titolo nazionale: i due terzetti si sono sfidati per la gloria eterna (fino al prossimo Vanoni), in un duello cruento e a tratti sadico, che ha visto primeggiare la Squadra C con il crono di 2h09’52”, relegando al ruolo di “servitore per una anno” il terzetto B che ha chiuso in 2h12’41”.
Bene, anzi benissimo anche la Squadra D, definita da molti “un quadro di Piacsso in movimento” per via delle eclettiche personalità presenti. Per Manuel Bonardi, Patrizio Curti e Jhonnathan Da Silva è arrivato un ottimo 1h47’12”, che ha in realtà portato alla ribalta anche su un contesto assoluto il nome dei neo tesserati Patrizio e “Mimundo” (affiancati da “capitan” Bonardi), capaci di offrire prestazioni di assoluto livello che lasciano intendere che, nel 2021, ci saranno altre volpi pronte a rubare galline dai vari pollai incustoditi.
Sfortuna, invece, per la Squadra F composta da Marino Fiorentini, Luca Tremari e Ciro Sannino. Per loro un ritiro causato da un piccolo infortunio occorso a Ciro Sannino in terza frazione.
Da segnalare, inoltre, che un pezzo di Pidaggia è volato in Irlanda grazie allo “scambio” di casacca tra Luca Grassi ed un esponente della nazionale Irlandese.
La mattinata di domenica si era aperta con la Mezza Maratona “fai da te” di Carmen De Lucia, la quale, dopo essersi vista annullare la Mezza di Lecco prevista per il weekend prossimo, ha pensato bene di correre fuori gara la stessa distanza, concludendola in 1h33’33” alla media di 4’26″/km !!!
Il giorno prima (sabato), invece, era tornato da un lungo stop anche Luca Moiana, e come inizio ha pensato bene di presentarsi ad una gara che nel menù prevedeva 4.261 gradini per 800m di dislivello in solo 1,3km di sviluppo: la Stairways to Haeven che sale dalla scalinata del trenino del Lago Ritom. Un’idea sadica tipica di un atleta estroverso come Moiana, che ha comunque saputo (oltre che sopravvivere) piazzarsi al 28° posto assoluto in 35’20”.