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Il pilastro si trova, come parola, già nel Medioevo, “pilaster”, naturalmente come parola dell’architettura. Un elemento che si eleva verticalmente con il compito di sorreggere una struttura, costituito da meteriali svariati.
Ma il pilastro accede al riservato vocabolario degli elementi architettonici portanti che usiamo anche per descrivere la statica dei nostri pensieri: il pilastro della famiglia, il pilastro dell’ufficio, il pilastro della mia vecchiaia oppure, come in questo caso, il pilastro di una squadra.
Già perché Simone Paredi, entrato nell’Atletica Pidaggia 1528 in punta di piedi nel maggio 2019, è ormai diventato un pilastro della squadra (il materiale di cui è fatto è ancora sconosciuto, difficile che una persona in carne ed ossa possa andare così forte). Un pilastro importante, piantato per terra ma con la rara capacità di sapersi muovere velocemente, se necessario.
Come accaduto ieri, mercoledì 2 giugno 2021 alla Crono di San Martino, a Luino (VA), prima prova del Gran Premio delle Montagne Varesine. Nela gara in salita di soli 2,7km, Simone ha portato a casa (e nella tana delle volpi) il secondo oro stagionale dopo la Mezzamaratona di Monza, vincendo con il tempo di 17’07” (con un vantaggio di ben 22″ sul secondo classificato, Luca Ponti, e 1’10” sul terzo, Fernando Coltro).
Grazie a questa vittoria i podi assoluti dell’Atletica Pidaggia 1528 in questo 2021 sono ora già ben otto ma, soprattutto, con il futuro che sembra riesca a garantire sempre più la normalità, saranno sempre più le volpi che andranno a caccia di pollai aperti in giro per l’Italia e oltre.