@Credit-Photo Guberti
Per parlare delle gare del weekend, dobbiamo immaginare di esser seduti su di un treno. Un treno che sta attraversando i campi dell’Emilia Romagna, campi assolati, caldi che delineano l’orizzonte. In questi campi, che a noi paion così lisci da dove siamo seduti, ci sono invece molte irregolarità; zolle, terra smossa e quant’altro, insomma non è facile camminarci in questi campi. Per rompere queste zolle e dissodare il terreno i contadini sono soliti usare l’erpice, quell’aggeggio largo trainato dal trattore; le “zanne” dell’erpice fanno presa sul terreno e rendono più omogeneo possibile il terreno, e anche se sembra incredibile o impossibile, dal nome erpice nasce la parola “inerpicare”, ovvero fare presa su un terreno usando anche la forza delle mani, come fossero appunto le zanne dell’erpice.
E la parola “inerpicare” è stata la parola Regina al Piz Tri Verical di Malonno (BS), ripidissima gara valevole come Campionato Italiano di Vertical svolta sabato 31 luglio 2021: poco più di 3km per superare 1000m di dislivello. E si è inerpicata Marta Binda, lo ha fatto con tutta la sua forza in una gara in cui è dovuta partire dalle retrovie, e rimontare una ad una le grandi della specialità, che la davanti fin da subito si giocavano le posizioni di vertice. Ha rimontato, posizione su posizione, e quando è arrivata nel pratone finale, un prato ripidissimo dove la parola “inerpicarsi” trova il suo habitat naturale, Marta ha messo il turbo e sul traguardo è giunta 13° assoluta e 9° italiana in 45’36”: per il secondo anno di fila si è confermata tra le migliori 10 verticaliste d’Italia!
Il giorno dopo, domenica 1 agosto, è toccato a Simone Paredi inerpicarsi sulla Caldè-Rifugio Adamoli, gara valida per il Grand Prix Montagne Varesine. Come un martello Simone ha picchiato duro, come suo solito, ed è arrivato il suo ennesimo, anzi ennesissimo podio assoluto: 2° in 32’55”.
Questo per Simone è il 30esimo podio assoluto da quando indossa la maglia dell’Atletica Pidaggia 1528 (maggio 2019).