@Credit Photo Alberto Locatelli
Quando lo avevamo intervistato, lo avevamo introdotto cosi:” Si definisce come “corsa” l’andatura composta da una prosecuzione di balzi in cui un piede rimane a contatto con il terreno per poco, prima di staccarsi da terra insieme al resto del corpo per poi atterrare con l’altro piede. Essere un corridore, per certi versi, vuol dire quindi stare in volo, restare in aria e balzare verso l’alto. Certe volte però alcuni corridori decidono che questo balzare in aria momentaneamente, solo per spostarsi in avanti, non basta, e scelgono quasi di invertire questa equazione e salire davvero, davvero in alto. Luca Albini è sicuramente uno di questi atleti; un corridore di montagna completo che si è fatto grande interprete delle gare “only up”, dove vince chi è il più bravo a salire erte spesso ripidissime. Tra le varie discipline che la corsa offre, il Vertical è forse una delle più faticose, delle più violente, perché ti costringe a dare tutto e subito, su un terreno che in realtà non sarebbe nemmeno adatto alla corsa…”
In questo weekend Luca ha confermato, per l’ennesima volta, le sue doti di grande scalatore. Alla “Tutt d’un fiàa”, la gara che da Pasturo (LC) sale alla vetta del Grignone, per un percorso di 7,5km per 1800m di dislivello, si è presentato al via insieme a Martina Bruni, che dopo le due GOinUP pare abbia preso gusto per le gare di sola salita.
Le due volpi sono stati grandi interpreti di questa manifestazione, classificandosi 7° assoluto Luca, in 1h22’26”, mentre per Martina un buonissimo 17° posto assoluto al femminile, in 2h03’57”.
In Provincia di Varese invece, a Laveno Mombello alla Laveno-Poggio Sant’Elsa, netta è stata la vittoria di Simone Paredi, che ha portato a casa l’ennesimo oro in 32’13” con ampio distacco sul secondo.