La leggenda narra che Cassiopea, madre di Andromeda, si vantò di essere più bella delle Nereidi. Queste si sentirono offese da tale affermazione, e convinsero Poseidone a punirla: la punizione ricadde sulla figlia Andromeda, che venne legata con delle catene ad una costa rocciosa, per espiare le colpe della madre.
Susseguentemente Perseo, giunto su quella costa rocciosa, dopo aver scambiato Andromeda per una statua di roccia, si accorse invece, grazie al vento che le scompigliava i capelli e vedendo le lacrime che gli tagliavano le guance, che era una donna in carne ed ossa, e se ne innamorò.
Perseo sconfisse il mostro mandato da Poseidone a saccheggiare la costa e liberò anche Andromeda dalle catene, facendola poi sua sposa.
Lo Stage 5 del gioco King Kom Game, denominato “Catene di Andormeda”, è figlio di questa leggenda perché le coste rocciose che vengono narrate dal poeta latino Ovidio, altro non sono che le coste nord del Lago di Piano, nei Comuni di Carlazzo e Bene Lario. Uno Stage che trasuda mitologia, e che per questo è il più partecipato dagli atleti, tanto da essere il primo a poter vantare una top ten ufficiale.
Il “Perseo” dello Stage per ora è Manuel Bonardi, che resta tranquillo al comando con un tempo “fatto di passo, in attesa di una gamba migliore per stoccare un crono di livello”, alle sue spalle un Luca Moiana che ha fatto un “giro di ricognizione per tentare l’assalto al primato nelle settimane che verranno“.
La sorpresa della settimana è sicuramente il bronzeo Fulvio Vable, in grado di restare attaccato al trenino del podio e di tenere dietro un osso duro, da molti considerato come la possibile sorpresa del gioco: Mauro Strepparava. Segue a poco Francesco Mambretti, che difende la prestigiosa TOP5 di soli 4″ su Mattia Cadenazzi, il quale sicuramente proverà “il sorpasso settimana prossima”. E’ di oggi invece il crono di Alan Crosta, che sta passando in ricognizione tutti e cinque gli stage per poi poter iniziare a “limare” secondi qua e la. Anche perché in ogni stage sbaglia strada.
Duro il colpo che oggi Sandro Bonardi ha inferto al suo “odiato rivale” Elvis Curti, che si è visto superare di una manciata di secondi proprio a poche ore dall’articolo, mentre a chiudere la top ten troviamo il titano Luca Grassi, che pare sia l’unico essere umano ad aver mai avuto il privilegio di toccare la mano ad Andromeda, in quanto egli è anche da sempre l’idolo di sua madre Cassiopea, che lo ha sempre definito “il figlio che tutti vorremmo”.
Come ben sapete il gioco è sempre in movimento, gli Stage sono cinque (per ora) e la classifica assoluta finale si forma grazie alla somma dei tempi di questi tratti cronometrati (PS1 Salita del Diavolo – PS2 Giro della Morte – PS3 Coda di Volpe – PS4 Serpente Arrabbiato – PS5 Catene di Andromeda). Lo stato di forma di tutti per il momento è ovviamente modesto, ma settimana dopo settimana le classifiche si evolveranno, i tempi si abbasseranno e gettarsi nella competizione sarà sempre più stimolante, così da poter “tenere la gamba” in vista di una (lontana) apertura del mondo agonistico.
Alan Crosta ha già fatto sapere a Mattia Cadenazzi che quei 17″ che li separano glieli ficcherà su per il buco del naso (non so se destro o sinistro a dire il vero), quindi state collegati alla pagina, ne vedremo delle belle…